ANNO 14 n° 120
Giustiniani fa suo lo ''spareggio'' a Cellere
Eletto sindaco con 465 voti, pari al 53,82%
08/06/2014 - 23:15

CELLERE - Ci sono voluti due turni elettorali per eleggere il sindaco di Cellere, il micro-comune di 1.280 abitanti, alle propaggini interne della Maremma viterbese, famoso per aver dato i natali al brigante Domenico Tiburzi (al quale è stato dedicato un museo) e per possedere un gioiello architettonico: la chiesa di Sant'Egidio Abate, opera di Antonio da Sangallo il Giovane.

La prima tornata, il 25 maggio scorso, era finita pari e patta tra Edoardo Giustiniani e Stefania Olimpieri. Avevano ottenuto entrambi 372 voti. E' stato così necessario il turno di ''spareggio'' e, alla fine, è passato Giustiniani con 465 voti, pari al 53,82%. La sua rivale ha invece ottenuto 399 voti, pari al 46,18%.

Presumendo che nessun istituto specializzato si metterà a studiare i flussi elettorali di Cellere, è ragionevole ritenere che i due aspiranti primi cittadini si siano contesi con le unghie e con i denti i 112 voti ottenuti nella tornata precedente dal terzo incomodo: Antonio Fossati, candidato sindaco della lista ''Un'idea per Cellere''. Voti andati in larga maggioranza a Giustiniani, che ieri ha ottenuto ben 93 preferenze in più rispetto al 25 maggio. Alla Olimpieri, calcolatrice alla mano, sono arrivate le briciole: 15 voti.

E' anche vero che ieri l'affluenza alle urne a Cellere, caso unico in Italia, è stata di meno di un punto superiore a quella del primo turno, ma si tratta di una manciata di voti, non determinanti per il risultato finale.

Resta da capire a quale schieramento sia attribuibile la conquista di Cellere. Anche in questo caso, trattandosi di liste civiche, il compito non è facile. In linea di Massima, però, il nuovo sindaco dovrebbe appartenere al centrosinistra e la seconda classificata al centrodestra. Quindi, quest'ultimo schieramento ha perso un comune che negli ultimi dieci anni aveva amministrato con Leandro Peroni.

Facebook Twitter Rss